Un mio articolo uscito oggi su L'Altro. A proposito dell'iniziativa LGBT del PSE a Roma domani

Un mio articolo uscito oggi su L’Altro. A proposito dell’iniziativa LGBT del PSE a Roma domani

Che paese disgraziato che siamo. In questo periodo cominciano in tutta Italia le iniziative che accompagnano il GayPride di Giugno. In molte città si svolgono Gay Pride regionali: a Torino è stato il 15 maggio, ci sarà a Napoli il 30 maggio, a Roma il 13 giugno e finalmente il Gaypride nazionale sarà il 27 Giugno a Genova. Questo è il mese “santo” della visibilità e dell’orgoglio gay in tutto il mondo. Ma in Italia in questo periodo si riaccendono puntualmente le polemiche. Noi siamo un paese piccolo piccolo, si sa. Un paese in cui come nomini la parola “omosessuale” tutto diventa brutto, sporco e cattivo. Succede solo da noi, siamo tra i peggiori anche in questo in Europa. Nel resto del mondo il Gaypride è la festa di tutti, nelle città rappresenta un grande evento che coinvolge i cittadini e anche le amministrazioni,. Tutti si sentono parte di una grande festa pacifica per l’affermazione di diritti fondamentali. Non è solo la festa dei gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. E’ la festa di chi crede e vuole un mondo migliore, un mondo in cui tutti davvero possano sentirsi cittadini come tutti gli altri. Una festa che riguarda tutti perché l’accettazione dell’omosessualità è la cartina al tornasole del grado di civiltà di una nazione, di un popolo. Da noi non è così. Anzi ogni anno sembra essere sempre peggio. Ogni anno e’ piu’ difficile ottenere permessi e patrocini, ogni anno si cerca di confinarci in percorsi e piazze piu’ anguste. Provo un profondo senso di frustrazione e se posso dire, di nausea. Mi fa sempre più fatica affrontare queste inutili polemiche. Ma per fortuna quest’anno ci ha pensato il PSE a darci una mano e a tirarci un po’ su il morale. Conoscendo la situazione italiana ha deciso di venire da noi per la prima volta a presentare il suo programma per le elezioni europee. sui diritti di gay lesbiche bisessuali e transessuali. Evento unico in Europa. Domenica 24 maggio a Roma dalle ore 10.00 alla Casa Internazionale delle Donne ci sarà un seminario organizzato dalla sottoscritta, da Rainbow Rose (che è la componente LGBT all’interno del PSE) e da Rosa Arcobaleno (associazione gay di ispirazione socialista). Con il contributo della Delegazione italiana al PSE e di Sinistra e Libertà. All’iniziativa parteciperanno delegati di associazioni LGBT di 12 paesi europei, e oltre a Catiuscia Marini candidata al parlamento europeo del PD e Luca Cefisi candidato di Sinistra e Libertà, parteciperanno anche parlamentari danesi, greci e spagnoli. Ci sarà un messaggio di Rasmussen, Presidente del PSE. Il “parterre” sarà di tutto rispetto e sarà un’occasione per fare il punto sui diritti lgbt nei paesi membri e su come il PSE vuole farsi carico, più di quanto abbia fatto finora, di estendere i diritti LGBT in Europa. Per noi omosessuali e transessuali italiani l’Europa rappresenta l’ultima spiaggia, rappresenta un grande punto di riferimento, rappresenta la nostra forza. La forza che ci permetta di dire che la Comunità Europea non è solo comunità economica, ma anche e soprattutto comunità sociale. L’allargamento dei diritti e la lotta alle discriminazioni contro cittadini omosessuali e transessuali sono infatti, punti importanti delle politiche europee. L’imminenza delle elezioni europee dovrebbe far parlare di Europa e di standard europei. Ricordiamoci che sono standard molto diversi da quelli italiani anche per quel che riguarda i diritti civili. Non basta parlare di innovazione economica e amministrativa per sentirsi europei. Anche il rispetto dei cittadini omosessuali e transessuali sarebbe una grande innovazione che ci porterebbe a pieno titolo negli standard di civiltà dell’Europa. Perché in Europa i diritti civili e quelli sociali viaggiano insieme. Da noi semplicemente i diritti civili si sono fermati ad un binario morto. Noi questo treno lo vogliamo far ripartire, con la voglia di contaminarci per crescere. Certo, domenica, nonostante proveniamo da paesi diversi, parleremo una sola lingua, quella dei diritti.

Anna Paola Concia – Deputata PD

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Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

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