"le altre" di questa settimana: SALVIAMO ZEROVIOLENZADONNE

“le altre” di questa settimana: SALVIAMO ZEROVIOLENZADONNE

 

 

 

 

 

SALVIAMO ZEROVIOLENZADONNE

Abbiamo ricevuto una mail da Monica Pepe presidente di Zero Violenzadonne Onlus, l’associazione responsabile del sito omonimo. Pepe ci chiede di aderire alla campagna di sostegno per non far chiudere questa esperienza. Si tratta di versare 60 euro. Non solo aderiamo e versiamo, ma diamo anche a voi le coordinate (Zeroviolenzadonne Onlus Banca popolare Etica – filiale di Roma; iban: IT 22Z0501803200 000000125380), chiedendovi di fare altrettanto. Zeroviolenzadonne è un portale prezioso. Di puù: è indispensabile. Indispensabile vuol dire che senza di esso saremmo private di uno strumento imprescindibile di comprensione della realtà. Ogni giorno offre la rassegna stampa di tutti gli articoli usciti sui principali giornali nazionali e internazionali. Già alle nove e mezza del mattino potete sapere che cosa hanno scritto le donne, che cosa è stato detto su di loro, che cosa, attraverso il loro punto di vista, accade nel mondo.
La rassegna stampa viene integrata da contributi originali, anzi originalissimi: analisi e dati che difficilmente troverete da altre parti. Un sito così se non ci fosse, lo si dovrebbe inventare. Perché? Per mille motivi. Proviamo a dirvene almeno qualcuno. Intanto perché, nato come portale contro la violenza sulle donne, fa da raccordo tra centri antiviolenza e esperienze impegnate in questa quotidiana battaglia. Ma invece che fermarsi alla descrizione del fenomeno, ha esteso lo sguardo: la violenza in famiglia, gli omicidi delle donne, vengono inquadrati nel contesto più generale del rapporto uomo donna. Da qui la scelta di una visione così complessiva – sociale, politica, culturale – di ciò che viene scritto e prodotto dalle donne. La violenza maschile su compagne, moglie, ex non viene marginalizzata, raccontata come fenomeno a se stante, ma viene analizzata nella sua drammatica quotidianità che riguarda tutte e tutti.
Un altro motivo che rende Zeroviolenzadonne così prezioso è il fatto che la denuncia non diventa vittimismo. Attraverso il sito, voluto fortemente da Monica Pepe, anche questo punto di vista viene ribaltato. Il sito sprizza, sia nella sua articolazione che nei singoli contributi, consapevolezza, proposta di saperi e culture che vedono le donne protagoniste. La visibilità che spesso ci viene negata, qui trovata ampia risonanza.
C’è un terzo elemento che vorremmo mettere in evidenza. E’ l’intuizione che, oggi, il cambiamento del rapporto uomo donna non può che passare attraverso il linguaggio mediatico: l’immaginario che esprime, i discorsi che produce, i modelli che propone. Rinunciare a questo monitoraggio sarebbe un errore gravissimo. Un errore che costerebbe un passo indietro a tutte. E’ per questa ragione che dobbiamo aderire alla campagna per salvare Zeroviolenzadonne. Solo la rassegna stampa costa 10 mila euro l’anno. Non facciamo mancare il nostro contributo a una esperienza che arricchisce e fa cambiare tutte e tutti.

Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

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