La rubrica domenicale "Le Altre" di oggi dal titolo "La politica del testosterone"

La rubrica domenicale “Le Altre” di oggi dal titolo “La politica del testosterone”

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di Anna Paola Concia e Angela Azzaro

Veniamo dalla manifestazione contro la violenza maschile sulle donne. Mentre camminavamo insieme alle altre amiche e donne presenti, abbiamo pensato quanto siano differenti la politica di movimento e quella del Palazzo fatta dagli uomini. Il modo che gli uomini hanno di fare politica è anch'essa una forma di violenza. Perché si fonda sull'esclusione delle donne dalla vita pubblica e dal potere. Purtroppo lo dobbiamo ripetere: questo vale sia per la destra ma anche per la sinistra. Il momento politico attuale è topico, brutto, pericoloso e soprattutto segnato da un tasso di testosterone mai visto da parte di tutti e due gli schieramenti politici. Non prevale la buona politica intesa come il bene dei cittadini e delle cittadine. Prevalgono altre logiche spesso addirittura autolesioniste. E così passa in secondo piano anche l'obiettivo di avere successo e vincere le elezioni.

Pensate a cosa sta accadendo per le candidature alle elezioni regionali. Sì, non importa vincere, importa di più abbattere il "nemico interno". Partiamo dal nostro schieramento, il centro sinistra. Il balletto delle candidature è penoso, diciamoci la verità. Per un Vendola sacrificato in Puglia si dovrebbero ottenere una Bresso in Piemonte e un Zingaretti nel Lazio. Eppoi siccome sono dei fichi pazzeschi sai che fanno in Puglia? Dopo essere usciti indenni e uniti da un congresso faticoso e dilaniante, vorrebbero mettere l'uno contro l'altro l'attuale presidente della Regione ed il sindaco di Bari, Emiliano. I due più autorevoli quadri del centro sinistra in Puglia. Così quello che non ha potuto il congresso potranno le primarie: distruggere il Pd in Puglia e con esso anche il futuro della sinistra che si doveva fondare su una rinata alleanza con Sinistra e Libertà. Bella unità, costruita facendo fuori il suo rappresentante più importante! Complimenti! Ma chi vi capisce? No, non vi capisce nessuno: questo è il punto.

L'altro schieramento non sta meglio. Pensate al Lazio. Il Pdl avrebbe una carta importante da giocare come Renata Polverini, una candidatura molto forte, che potrebbe vincere. Ma siete matti? La cosa più importante è far fuori i finiani, e quindi ancora non si è deciso chi candidare, non sia mai che le donne e gli uomini del presidente della Camera ottengano troppo potere. Piuttosto i fedelissimi di Berlusca sono disponibilissimi a perdere il Lazio. E' una guerra di tutti contro tutti giocata egregiamente dal “Giornale”. Questa volta se la sono presa con la finiana di ritorno Alessandra Mussolini, minacciata di fatto con l'esistenza di un presunto video che la ritrarrebbe in amplesso con Roberto Fiore. “Il Giornale” dice di averlo rifiutato a chi glielo offriva, ma sono molti i dubbi che il video esista davvero, e che invece sia stata solo una mossa, l'ennesima, di Feltri per richiamare all'ordine i finiani. Questi esempi possono bastare per dire: fermateli, fermiamoli. E allora almeno dalle nostre parti, donne e uomini di buona volontà impediamo lo scempio di buon senso e di buona politica.

Abbassiamo 'sto testosterone!

Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

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