La mia intervista su L'Alternativa: Paola Concia, “rispetto a Berlusconi sembro mia nonna”

La mia intervista su L’Alternativa: Paola Concia, “rispetto a Berlusconi sembro mia nonna”

logo

Paola Concia, “rispetto a Berlusconi sembro mia nonna”

Anna Paola Concia, deputata Pd, di passaggio al Liceo classico V. Lanza di Foggia per prendere parte all’ultimo degli “Incontri Extravaganti” proposti da una delle scuole più attive di Capitanata, ha risposto ad alcune domande sui temi oggetto del dibattito di venerdì 28 gennaio. Su tutti, l’omosessualità. O, meglio, l’omofobia. La parlamentare abruzzese, va detto, nel settembre 2009 ha presentato alla Camera una proposta di legge che inseriva tra le aggravanti al reato di aggressione, quello delle “finalità inerenti all’orientamento o alla discriminazione sessuale della persona offesa dal reato”. Voragine legislativa verso la quale l’Italia, almeno per ora, a differenza della maggior parte degli Stati dell’Unione, non intende minimamente misurarsi. E proprio da questo punto, è partita l’intervista de L’Alternativa.

La legge sull’omofobia, all’esame della Camera, non ha resistito più di un giorno. Quali le prossime tappe per una questione che, com’è noto, la coinvolge in prima persona ormai da alcuni anni?

“La proposta di legge naturalmente è ripartita e anzi, proprio di recente ha ricevuto l’ammissibilità dal punto di vista costituzionale. Quindi, anche da questo e da altri punti di vista, è ancora più completa di prima. Ma non solo. Anche con questo Governo è in atto un dialogo sulla proposta e presto, si dovrà votare nuovamente alle Camere. Certo, sempre se non si va a votare prima per cambiare il Governo…”

In questo momento che coinvolge il Premier nel cosiddetto “Ruby-gate”, alcuni membri del Pdl hanno accusato il suo schieramento di ipocrisia intellettuale, colpevole di aver tirato in ballo la reazione critica del Vaticano. Che ne pensa?

“Penso che chi nel mio partito ha citato la Chiesa ha commesso uno sbaglio. Sono molto critica in merito. Il Vaticano può dire tutto quello che crede, questo è fuor di dubbio. Ma per quanto mi riguarda, sono i politici, i loro comportamenti e il loro operato, che devo commentare. Non quello che dice la Chiesa in merito. Credo che l’articolo 7 della Costituzione, sia illuminante in questo senso: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”.

E sui comportamenti morali di Silvio Berlusconi?

“Prima che succedesse tutto questo, secondo alcuni esponenti del Pdl e lo stesso Berlusconi, ad avere una vita affettiva e sessualmente disordinata, ero io. Adesso, in confronto a lui, vivo una situazione personale che in confronto sembra quella di mia nonna”.

Ivan Scalfarotto, collega del Pd e tra i promotori di una legge per i reati legati all’omofobia, parlando di coppie di fatto sostiene che sia assurdo che a temere per i propri diritti siano coloro che già ne beneficiano, come le coppie sposate. È d’accordo e cosa ne pensa?

“Ivan ha perfettamente ragione. Non si tratta di togliere nulla a nessuno. Sono i diritti che ne beneficiano, ampliandosi, allargandosi, abbracciando altre persone. Ed è la famiglia stessa che si amplia. È una cosa elementare per noi, ma mi rendo conto che non sempre il messaggio arriva chiaro. Ho intrapreso una battaglia persa, in tal senso, contro la Binetti, solo per farle capire che l’istituzione delle coppie di fatto non avrebbe fatto diventare tutti omosessuali, come lei sosteneva”.

Parlando del Pd, è Nichi Vendola l’unico leader possibile?

“Lo vedremo con le primarie”.

Ma non si è mai sentita più vicina a Sel che al suo partito?

“Sono un membro eletto nelle liste del Pd e ci rimango. Anzi, non mollo”.

Alessandro Galano

Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

Articoli Correlati

Chiudi