La lettera che mio padre ha inviato a me e Ricarda il giorno del nostro matrimonio. Un esempio per tutti

La lettera che mio padre ha inviato a me e Ricarda il giorno del nostro matrimonio. Un esempio per tutti

Cara Ricarda ed Annapaola,
Solo voi potete sapere quanto é stato duro, difficile ed anche doloroso arrivare a questo giorno di felicità.
Purtroppo io non saró con voi ma ci saranno fratelli e nipoti che vi faranno sentire l'affetto che meritate.
Già da domani tornerete ad affrontare l'intolleranza e in qualche caso addirittura l'odio per chi ha fatto una scelta di amore. Un amore diverso ma non per questo meno intenso e meno puro.
Ho oltre 80 anni e neanche per me é stato facile capire e d accettare fino in fondo. Ma quello che voglio dirci é né a me né ad altri che dovete rendere conto, ma solo l'una all'altra. Perché il diritto di amarvi é scritto più in cielo che in terra. "In paradiso i matrimoni non ci sono ma l'amore si".
Benvenuta tra noi Ricarda. Per me sarai una figlia, sorella degli altri miei figli e come loro ti amerò.
Paola voglio ringraziarti per avermi donato ancora a questa mia tarda età la voglia di ribellarmi all'ingiustizia.
Auguri Papà

Paola Concia

Paola Concia

Abruzzese di nascita, mi sono laureata presso La Facoltà di Scienze Motorie de L'Aquila. Il mio impegno in politica ha avuto inizio negli anni ottanta nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra e in seguito nel Pd, di cui attualmente sono membro della Direzione Nazionale.

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